Per l’ascolto del programma sul carnevale e sul samba RAI Radio3 Passioni
Vedere quella moltitudine dall’alto e stare in bilico, come sul trampolino prima del tuffo. Così era il carnevale di Salvador da Bahia. De rua, di strada, come il cibo, come i bambini raccontati da Jorge Amado in “Capitães de areia” uno dei suoi romanzi bruciati come streghe dalla dittatura militare nel 1937, a pochi passi dall’Elevador Lacerda. E decidevi se tuffarti, o scappare. Tuffandoti non saresti più tornata indietro, non avresti più potuto decidere quando fermarti, le tue sarebbero state due delle migliaia di gambe dell’immenso corpo del carnevale che ti portava dove voleva, ne facevi parte, muscoli e sangue del flusso di corpi che diventavano uno, stesso passo, in testa la musica a guidare. Niente sfilata, spettacolarizzazione, niente travestimento, piuttosto uno smascheramento, un mischiamento, una messa a nudo, una entrata collettiva nel territorio di EXÚ, spirito del carnevale del pantheon afro-brasiliano, dell’eccesso e della sregolatezza: in cambio di questi cinque giorni di libertà e follia, starà quieto l’anno intero. A Bahia, dove “la festa è una religione” si dice che solo con un tuffo nel caos si può ripristinare l’ordine. Laroiê EXÚ, guardiano dei crocicchi, apri-cammino, Laroiê, seu Tranca-Rua! Laroiê, dona Maria Padilha!
(fotografia di P. Giancotti, copertina del romanzo di Jorge Amado “Il paese del carnevale”)
Qui il programma passioni che racconta di Exù e del carnevale https://www.raiplaysound.it/playlist/sambailritmodellagioia