Ascolta qui il programma Esploratrici del deserto
“Vestita come si conviene ad una ragazza europea, non avrei mai visto niente, non avrei avuto accesso al mondo, poiché la vita esterna sembra essere fatta per l’uomo e non per la donna. E invece mi piace immergermi in un bagno di vita popolare, sentire le ondate di folla scorrere su di me, impregnarmi dei fluidi del popolo. Solo così posso possedere una città”.


Quando per viaggiare liberamente come Isabelle Eberhardt ci si doveva travestire da uomo. Qualcosa è cambiato, qualcosa no. Un magnifico cavaliere che si faceva chiamare Mahmoud Saadi, era noto in tutto il Magreb. Sotto i suoi abiti di nascondeva una ragazza poco più che adolescente, libera da tutto, libera come un uccello in volo, si dirà di lei. La sua storia e il suo amore per il deserto in questa puntata di “Esploratrici”, che inizia con l’avventurosa vicenda di Gertrude Bell.

Dalla Persia al Maghreb, queste sono Donne del Deserto, attratte dal puro pensiero del nulla, dallo spazio assoluto senza riferimenti noti, dalla libertà. “Essere soli, senza bisogni, sconosciuti, stranieri e tuttavia sentirsi a casa ovunque, e partire alla conquista del mondo”.