Ascolta qui il programma Fitzcarraldo
“La foresta si increspa fino a profondità inimmaginabili, fino là dove lo sguardo si perde e dove hanno inizio le visioni.” Fitzcarraldo è un film caotico, anche disturbante, discontinuo, ma è un’opera che riesce ad allargare i confini del visibile. Una specie di viaggio tra finzione e realtà, nel quale il cinema diventa lo strumento, ma anche l’ambito, nel quale dare sostanza alla propria visionarietà, alla propria ricerca personale, a volte quasi mistica a volte criptica, chiusa in se stessa, una specie di spinta verso l’ignoto di sé, una forma estrema di autoanalisi forse, ma soprattutto una pratica, una modalità di fare cinema che tende a far coincidere l’impresa cinematografica con la vita stessa.