Vinicius De Moraes

Vinicius De Moraes

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Il 9 luglio del 1980 Vinicius De Moraes lasciava questo mondo per via acquatica. Il luogo in assoluto che gli piaceva di più,nella sua casa del quartiere Gavea, era la vasca da bagno. Immerso in questo suo studio alternativo con una tavola appoggiata al bordo che gli faceva da scrivania, leggeva, mangiava, scriveva i suoi versi, immaginava canzoni, riceveva gli amici, proprio a mollo con lui nella vasca, e giornalisti che lo volevano intervistare. La vasca di Vinicius, a bahneria do Vinicius, divenne proverbiale del suo modo di essere. Esiste persino un blog che si chiama A banheira do Vinicius, riempita, questa vasca, dagli studenti dell’università integrata di Botafogo que postano foto, interviste, video, testimonianze, racconti sul poeta che amava definirsi “Il bianco più negro del Brasile”. Eccolo in un disegno che lo ritrae a mollo in piena creazione poetica, circondato da note e bolle di sapone.

L’uomo che arrivò alla vita il 19 ottobre del 1913, portato da un gran temporale, allo stesso modo se ne andò, per via acquatica. Proprio in quella vasca da bagno Vinicius de Moraes esalò il suo ultimo respiro, la mattina del 9 luglio del 1980, aveva 67 anni.

Il suo funerale nel cimitero São João Batista fu accompagnato da una moltitudine che cantava come un mantra “tristeza não tem fim felizidade sim”, funerale che lui aveva immaginato e prefigurato nella poesia “L’ora intima”. I pelati di molti fiori, un bicchiere di wisky tra le rose, i cinque figli, i fratelli, le donne, gli amici che ricordavano la sua allegria, e quanto fosse attento alla sua musica interiore, la sua esagerata generosità, quando a Lisbona ricevette un pagamento in contanti dopo il concerto e pagò la cena a centinaia di persone sconosciute che affollavano il ristorante. Cosa resta? Si chiedeva in una della sue poesie. “Il dialogo quotidiano con la morte, il fascino per quel momento che arriverà, quando emozionata lei mi aprirà la porta come una vecchia amante, ignorando di essere la più giovane delle mie innamorate.”

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