Marcell Mauss

Marcell Mauss

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Rituffandosi nei classici dell’antropologia alla ricerca di strumenti e nuovi stimoli per capire i nostri comportamenti, s’incontra Marcel Mauss. Etnologo, sociologo, storico delle religioni “astronomo delle costellazioni umane”, nasce il 10 maggio del 1872 e nel giorno del suo compleanno lo racconto a Wikiradio. Studia il dono come “fatto sociale totale” svelandone i meccanismi più profondi, riflette “sull’effetto fisico sull’individuo dell’idea di morte suggerita dalla collettività”, indaga sulla magia come espressione collettiva, e sulle “tecniche del corpo”, soffermandosi sulle modalità del parto come espressione sociale, Maya partorisce Buddha in piedi sorreggendosi al ramo di un albero, negli ospedali si partorisce contro gravità a favor di medico, illustra le tecniche di respirazione che “si trovano alla base di tutti i nostri stati mistici”. Ci suggerisce che disponiamo di mezzi per comprendere un gran numero di fatti che per ora non abbiamo compreso, che “ci sono ancora molte lune morte, o pallide o oscure nel firmamento della ragione” e che la verità da svelare sui comportamenti umani si trova al confine tra le discipline, in quella terra di nessuno dove piantare la bandierina “varie”. Regalandoci, a partire dall’analisi dei comportamenti di popoli lontani, strumenti ben affilati per comprendere anche la realtà contemporanea, tra distruzione cerimoniale del potlach, ad esempio, e i banchetti di nozze dei nostri giorni.

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