Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, o di ritornare nel proprio.
Articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani [10 dicembre 1948 – Assemblea Generale delle Nazioni Unite]
Tutti gli esseri umani hanno le loro radici culturali, ma, scegliendo il proprio cammino, hanno anche gambe per lasciarle. Hanno il diritto di spostarsi e scegliere dove vivere. Parte da qui il racconto di Patrizia Giancotti, l’antropologa fotoreporter, che dopo aver girato il mondo, ha scelto di abitare in un piccolo paese delle serre calabre, e che sul filo delle immagini, illustrerà il senso profondo della filoxenìa, l’amore per chi viene da fuori di cui parla Ulisse, sentimento magno-greco radicato alle nostre latitudini anche se il termine è meno noto del suo contrario xenofobia. Dal viaggio dei nostri progenitori che cercavano una vita migliore, All’accoglienza alla odierna voglia di conoscere il mondo. Un racconto visivo sul viaggio come esperienza e necessità, sulla salvaguardia del patrimonio culturale e sullo scambio necessario tra i popoli, su ciò che ci allontana dalle radici per arricchirci come esseri umani, aiutandoci ad immaginare un futuro migliore, nel quale gli antichi valori di comunità, condivisione e accoglienza, possano indicarci la rotta.
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